mercoledì 20 luglio 2016

Marquee Moon

I remember how the darkness doubled. Questo il suggestivo inizio di Marquee Moon, l’epica (oltre dieci minuti di durata nella versione originaria) canzone che fa da fulcro – fin dal titolo – al primo album dei Televison; ovvero a uno degli esordi migliori della storia del Rock. La voce di Verlaine arriva – graffiante proprio come la sua chitarra – soltanto dopo che gli altri strumenti hanno fatto il loro ingresso uno alla volta, per raccontare di una stralunata escursione mentre la tensione dinamica aumenta. Prima del lungo intermezzo strumentale, le stesse scale introducono tre volte il ritornello, che in un crescendo vede il protagonista prima aspettare, poi esitare e da ultimo decidere di porre fine all’attesa.




Io ricordo
Come l’oscurità raddoppiò
Rimembro
Il fulmine colpire sé stesso
Stavo ascoltando
Ascoltando la pioggia
Stavo udendo
Udendo qualcos’altro

La vita nell’alveare increspava la mia notte
Il bacio della morte, l’abbraccio della vita.
Stavo là, sotto alla Luna del tendone, aspettando, semplicemente

Mi rivolsi a un uomo
Giù ai binari
Gli chiesi
Come facesse a non impazzire.
Mi disse: “Guarda qui, giovane, non essere così felice.
E Santo Cielo, non essere così triste”.

La vita nell’alveare increspava la mia notte
Il bacio della morte, l’abbraccio della vita.
Stavo là, sotto alla Luna del tendone
Esitando

Una Cadillac
Sbucò fuori dal cimitero
Inchiodò davanti a me
Tutto ciò che dissero: Sali su

La vita nell’alveare increspava la mia notte
Il bacio della morte, l’abbraccio della vita.
Stavo là, sotto alla Luna del tendone
Non aspetterò

giovedì 14 luglio 2016

Old Men Sleeping On The Bowery

Dall’omonimo album di esordio (1980) di Willie Nile, newyorkese di elezione, rocker carismatico, non premiato da un grande successo, ma con una carriera e una produzione degne di nota.

Un testo fatto di immagini, dove diverse scene si contrappongono, come se chi canta le osservasse dalla propria stanza, per descrivere differenti facce della metropoli: La miseria della Bowery, la ricchezza esibita di una donna che vive nel lusso, e nel mezzo due giovani amanti, dimentichi di tutto quanto li possa circondare, sia benessere o povertà.


Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono per terra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono dappertutto
Là fuori seduti tra i rifiuti
All’addiaccio su una pietra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono in solitudine

Due giovani amanti sul tetto sopra di me
Giovane amore preso per mano
Due giovani amanti sul tetto sopra di me
Su dove i campi sono  grandiosi
Giovane amore che rotola vicino al comignolo
Ascolta i mormorii del piacere
Due giovani amanti sul tetto sopra di me
Lassù a ridere nella notte

Una giovane signora elegante alla prima
Guida una limousine nera
Una giovane signora elegante alla prima
Vive dove i campi sono verdi
Se ne andrà più tardi a una festa
Studio 54
Una giovane signora elegante alla prima
Giovani uomini aspettano alla porta

Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono per terra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono dappertutto
Là fuori seduti tra i rifiuti
All’addiaccio sulla pietra
Vecchi che dormono sulla Bowery
Vecchi che giacciono in solitudine

mercoledì 6 luglio 2016

Who Knows Where The Time Goes

“Who knows where the time goes?” è una canzone scritta da Sandy Denny, portata poi nel repertorio dei Fairport Convention quando la cantante si unì al gruppo, e incisa nell’album “Unhalfbricking” del 1969. Una lenta riflessione sullo scorrere del tempo, e sulla percezione del medesimo.



Attraverso il cielo serotino, tutti gli uccelli sono in partenza
Ma come possono sapere, che è tempo per loro di andare?
Prima del fuoco invernale, continuerò a sognare
Non ho considerazione del tempo

Ché, chi sa dove va il tempo?
Chi sa dove va il tempo?

Triste e deserto litorale, i tuoi volubili amici se ne vanno
Ma del resto tu sai, che per loro è tempo di andare
Ma io continuerò a essere qui, non penso di andarmene
Io non conto il tempo

Ché, chi sa dove va il tempo?
Chi sa dove va il tempo?

E io non sono sola, finché ho il mio amore accanto a me
So che sarà così, fino a che non sarà tempo di andare
Perciò vengano le tempeste invernali, e tornino gli uccelli in primavera
Non ho paura del tempo

Perché, chi sa come cresce il mio amore?
E chi sa dove va il tempo?